Come si cura la discopatia degenerativa?
Nella pratica, il trattamento chirurgico della discopatia degenerativa consiste in una procedura chiamata discectomia, la quale prevede l’asportazione di un disco intervertebrale danneggiato o non più funzionale, seguito dalla sua sostituzione con una sorta di protesi.
Cosa comporta la degenerazione dei dischi vertebrali?
La discopatia degenerativa Questa condizione è conseguenza del processo dell’invecchiamento, per cui i dischi vertebrali si disidratano e perdono progressivamente altezza e robustezza. Ne consegue dolore alla schiena e rigidità, anche se possono manifestarsi sintomi come formicolio e intorpidimento degli arti.
A cosa porta la discopatia degenerativa?
La discopatia degenerativa può anche causare dolore alla schiena e/o agli arti inferiori, nonché problemi funzionali come il formicolio o l’intorpidimento di arti inferiori o natiche o difficoltà di deambulazione.
Cosa non fare con discopatia?
evitare la sedentarietà; praticare attività fisica in modo corretto, prestando particolare attenzione alla postura; evitare sforzi eccessivi, come il sollevamento di pesi; sul lavoro, seguire in modo corretto le linee guida dell’INAIL per evitare problemi muscolo scheletrici.
Cosa vuol dire disidratazione discale?
La disidratazione discale è un fenomeno legato all’invecchiamento, in cui i dischi vertebrali perdono spessore perché non riescono più a trattenere l’acqua al loro interno.
Quali sono i sintomi dell’infiammazione della cervicale?
Principalmente i sintomi della cervicale infiammata sono 6: Dolore al collo. contrattura muscolare. limitazione articolare del collo. disturbi di sensibilità e/o deficit di forza agli arti superiori. mal di testa. nausea e vertigini. Adesso analizziamo nello specifico questi sintomi dell’infiammazione della cervicale e cosa significano
Qual è il dolore percepito dai pazienti affetti da cervicalgia?
Il dolore percepito dai pazienti affetti da cervicalgia è di entità variabile. Si tratta di un dolore costante, che può essere localizzato in zone diverse della colonna cervicale. La localizzazione aiuta spesso a capire l’origine del problema, se coinvolge o no i nervi e se magari è in corso una reazione infiammatoria.
Quali sono le categorie di dolori cervicali?
Proprio in base alla localizzazione del dolore, si possono distinguere tre categorie di dolori cervicali: La cervicalgia vera e propria, in cui il dolore riguarda principalmente il collo ed è accompagnato da una rigidità muscolare e da una limitata mobilità della zona colpita.
Come si possono verificare i disturbi cervicali?
Disturbi cervicali si possono verificare anche a causa della cosiddetta malocclusione: quando, cioè, le arcate dentali non si chiudono correttamente a bocca chiusa e causano tensioni e fastidi alla mandibola. Il dolore, da lì, si irradia fino al tratto cervicale e possono causare anche forti mal di testa.